mercoledì 11 marzo 2015

I Pensieri e la Mente

Carissimi,
vi comunico che questo venerdì non ci sarà l’incontro di meditazione.
A breve vi comunicherò la prossima data.
Intanto, oltre a praticare le varie tecniche che abbiamo imparato, leggetevi questo testo scritto da uno dei più importanti maestri spirituali del ventesimo secolo, Dilgo Khyentse Rinpoche.

Un grande abbraccio
Carlo


I Pensieri e la Mente.

Come onde, tutte le attività di questa vita
scorrono una dopo l’altra incessantemente
e ci hanno lasciato un sentimento di mani vuote.

Miriadi di pensieri hanno pervaso la nostra mente,
ognuno dando nascita a molti altri, ma ciò che
hanno fatto è aumentare la nostra confusione e
insoddisfazione.

Quando esaminiamo da vicino le abitudini ordinarie,
che costituiscono la base di qualsiasi cosa facciamo
e cerchiamo di scoprire da dove provengono, troviamo
che la loro vera fonte è la nostra incapacità a indagare
su di loro in modo appropriato.

Noi agiamo sotto l’assunto illusorio che qualsiasi cosa
abbia qualcosa di vero, di sostanzialmente reale.
Ma quando guardiamo più attentamente, scopriamo
che il mondo fenomenico è come un vivido arcobaleno,
pieno di colori ma senza esistenza tangibile.

Quando appare un arcobaleno nel cielo vediamo
molti bei colori; tuttavia un arcobaleno non è qualcosa
che possiamo vestire o indossare come ornamento.
Non c’è nulla cui aggrapparsi; è semplicemente
qualcosa che ci appare attraverso la congiuntura di
varie condizioni.

I pensieri sorgono allo stesso modo. Essi non possiedono
Realtà tangibile o un’esistenza intrinseca.
Non c’è quindi una ragione logica perché i pensieri debbano
Avere potere su di noi, né una ragione per cui
Dobbiamo essere asserviti da loro.
La mente è ciò che crea sia il samsara sia il nirvana.
Non c’è molto in essa, la mente è solamente pensieri.

Una volta che riconosciamo che i pensieri sono vuoti,
la mente non avrà più il potere di ingannarci.
Ma tanto più prendiamo i nostri pensieri come reali,
tanto più loro continueranno a tormentarci spietatamente,
come hanno fatto nelle nostre infinite vite passate.

Per ottenere il controllo sulla mente, dobbiamo
essere consapevoli di ciò che va fatto e di ciò che
si deve evitare; abbiamo il bisogno di essere svegli
e vigili, esaminando costantemente tutti i nostri pensieri,
parole e azioni.

Per andare oltre l’imporsi della mente, è importante
sapere che tutte le apparenze sono vacuità, come
l’apparizione dell’acqua in un miraggio.
Le belle immagini non sono di alcun beneficio per la
mente, né possono in alcun modo danneggiarci le
immagini sgradevoli.

Bisogna separare il legame di
speranza e paura, attrazione e repulsione e rimanere
in equanimità e serenità, nella conoscenza che tutti i
fenomeni non sono null’altro che proiezioni della
nostra mente personale.

Una volta che hai realizzato la verità assoluta, allora vedrai
l’intera, infinita manifestazione dei fenomeni relativi
apparire come non più di un’illusione o di un sogno.
Sino a realizzare che ciò che appare e la vacuità sono
una sola cosa: questa è chiamata semplicità o libertà
dalle limitazioni concettuali.
                                     
Dilgo Khyentse Rinpoche

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